Gustose e Dolcissime è il titolo della personale che Armida Gandini ha progettato per le sale di Palazzo Bertazzoli, Bagnolo Mella (Brescia). Quattro stazioni, delimitate dal perimetro di altrettante stanze, sono l’invito a riflettere sull’architettura dell’immagine, sulla durata temporale, sulla funzione della luce nei processi percettivi, sulle dinamiche emotive e sul concetto di relazione. I nuclei, intorno ai quali si snoda il progetto espositivo, pensato ad hoc per gli spazi del palazzo, sono rappresentati dal video Pulses posto in dialogo con un delicato gruppo scultoreo in vetro (Gustose e dolcissime); da un secondo video, Adora, messo in relazione con tre stampe fotografiche cesellate con il bisturi (Coordinate); una scultura in carta, Stand up; una quarantina di collages, Lacrime bagnate, realizzati sulle pagine del testo Antropologia della lacrima; un’installazione site specific, A stilla a stilla. “[…] la volontà di eleggere la visione a questione costitutiva della produzione artistica rappresenta – a nostro avviso – il nucleo della ricerca di Armida Gandini, alla quale va riconosciuto il merito, fra gli altri, di mostrarci alcune delle sue dinamiche e, in particolare, di indagare la funzione del concetto che governa il faticoso e sperimentale percorso di emersione della forma. […] La modalità di smontare l’immagine fino ad ottenerne frammenti decontestualizzati e di ri-assemblarla in organismi nuovi e autonomi nasce da una mirata analisi della struttura complessa della visione. Un lavoro che si muove sull’interazione tra concetto e immagine, che cerca un’equidistanza tra le categorie del pensiero e le strutture primitive dell’immaginario […]”. Dal testo in catalogo “Gli armonici della lacrima. Un percorso nello specchio della visione”, di A. Chiara Donini e Massimo Tura
Palazzo Bertazzoli, Bagnolo Mella, Brescia