MI GUARDO FUORI, dal 2013

La donna non è sempre donna al contrario di ciò che proclamava J. L. Godard nel suo celebre film. Per varie ragioni o casi della vita l’essere donna si realizza in creatività diverse. Mi guardo fuori è un lavoro seriale (work in progress) nel quale ho raccolto immagini delle Madri della cultura, dell’arte, della scienza,  giocando con il tema dell’identificazione e un gesto molto semplice, quasi da bambini: ho tagliato gli occhi da una mia fotografia* e li ho fatti coincidere con i loro occhi, gli occhi delle donne diversamente feconde.

Nel 2022 è stato pubblicato dalla casa editrice VanillaEdizioni il catalogo Mi guardo fuori, con un testo di Livia Savorelli e uno scritto di Antonia Chiara Scardicchio

*I medesimi occhi, sempre gli stessi, che si modificano sulla base delle caratteristiche dell’immagine di partenza, in base al colore/non colore, alla texture, alla grana delle fotografie ritratti.

Mi guardo fuori, un progetto in itinere di Armida Gandini iniziato nel 2013, è proprio questo: un’analisi accurata del proprio sé, a partire dal suo elemento costitutivo – la relazione con l’Altro – attuando un processo inversamente relazionale dal dentro (l’analisi della propria identità) al fuori (attraverso le tante Madri dal forte potenziale generativo “incontrate” durante il proprio percorso di definizione del sé). Un processo di sedimentazione di memorie – contestuale al processo di definizione dell’identità – che, giunto ad un importante livello di consapevolezza e conoscenza da parte dell’artista, diviene pagina di un racconto in cui la sovrapposizione degli occhi dell’artista a quelli originari esprime simbolicamente una stratificazione memoriale talmente radicata da diventare quasi immedesimazione, per vedere attraverso gli occhi delle Altre: grandi donne – della cultura e dell’arte, della letteratura e del cinema, della scienza e della storia –, Madri non in senso biologico ma in quanto grandi generatrici di pensiero fecondo, donne “dal ventre vuoto” che hanno però “nutrito una moltitudine di figliə”, definendo l’eredità culturale di ciascuno di essə e aprendo loro le porte del mondo.” Dal testo in catalogo di Livia Savorelli Diversamente feconde, diversamente madri.

Mi guardo fuori, project
Mi guardo fuori: Camille Claudel, 2013, inkjet print on cotton paper, cm 33 x 33
Mi guardo fuori: Sofonisba Anguissola, 2013, inkjet print on cotton paper, cm 33 x 33
Mi guardo fuori: Claude Cahun, 2013, inkjet print on cotton paper, cm 33 x 33
Mi guardo fuori: Lee Krasner, 2013, inkjet print on cotton paper, cm 33 x 33

Mi guardo fuori: Nusch Éluard, 2017, inkjet print on cotton paper, cm 33 x 33
EffettoMan Ray#2, installation view Spazio Contemporanea, Brescia
Mi guardo fuori: Kiki de Montparnasse, 2017, inkjet print on cotton paper, cm 33 x 33
Mi guardo fuori: Coco Chanel, 2017, inkjet print on cotton paper, cm 33 x 33
Mi guardo fuori, installation view Spazio Bacs, Leffe (Be), 2018
Mi guardo fuori, installation view Legami fragili exposition, Spazio21, Lodi, 2024

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