DVD colore sonoro 06:40 minuti
Con Noli me tangere Armida Gandini ripropone attraverso il linguaggio del video la stratificazione formale che caratterizza il suo lavoro di disegno abbinato alla fotografia, sovrapponendo immagini filmate ad immagini di animazione. La scena si colloca in un limbo asettico, pervaso da un’atmosfera sospesa e carica di presagi, che lascia intendere cambiamenti improvvisi e imprevedibili. Forse i pericoli che arrivano dal quotidiano, ma anche dalla natura (basti pensare alle catastrofiche notizie che il mondo della scienza sta diffondendo come ammonimenti), rappresentati visivamente da insetti e uccelli, che invadono lo spazio in cui si trova solitaria la protagonista femminile (un omaggio al celebre film di Hitchcock). Sono il colore nero che si insinua in campo bianco, il pieno che invade il vuoto, e, penetrandolo, lo attraversa fino a saturarlo; sono le esperienze che trascorriamo e che definiscono la nostra identità, le paure reali o immaginarie, gli incontri e le crisi che ci cambiano la vita, per ritornare ad esserci, ad agire, ogni volta con una nuova corazza inevitabilmente tracciata sulla nostra pelle.
E’ un desiderio vano e infantile quello di non essere toccati dagli eventi? tornano in mente le parole di Oscar Wilde che nel De profundis affermava “Respingere le proprie esperienze equivale ad arrestare il proprio sviluppo. Rifiutare le proprie esperienze significa porre una bugia sulle labbra della propria vita”.
Link al video: http://www.visualcontainer.org/it/artisti/armida-gandini/#video_self_1
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